Para la composición de sus obras para dos pianos, Béla Bartók pudo contar con la preciosa colaboración de su esposa Ditta Pasztory, una pianista de gran talento con la que dio varios conciertos. La famosa Sonata para dos pianos y percusión -considerada por muchos estudiosos como una de las más grandes obras maestras del gran compositor húngaro- fue escrita específicamente para este conjunto, mientras que las demás son transcripciones de obras orquestales. Entre ellas se destacan la Suite Op. 4, una obra juvenil con una rica paleta de sonidos, en la que Bartók incluyó muchos elementos de las tradiciones populares húngaras y transilvanas que recogió durante sus largos viajes por su país y los países vecinos, los siete fragmentos de Mikrokosmos, concebidos como estudios para piano solo, y el exuberante ballet El mandarino milagroso. Considerado uno de los mejores pianistas de su tiempo, Bartók nunca escribió simples reducciones para piano, sino obras pianísticas caracterizadas por una escritura extremadamente cuidada, un estilo muy personal y el uso de muchas innovaciones técnicas que había conocido gracias a sus actividades como compositor y pianista. Estas obras nos son presentadas con gran autoridad y absoluta maestría estilística por el dúo pianístico formado por Matteo Fossi y Marco Gaggini. Como bonus, los pianistas italianos interpretan los tres fragmentos para dos pianos de György Ligeti, un homenaje de un compositor húngaro a uno de los más grandes exponentes de la tradición musical húngara. Marco Gaggini, piano; Federico Poli y Gianni Giangrasso, percusión.
https://dvdstorespain.es/es/musica/104030-integrale-delle-opere-per-due-pianoforti-cd-de-audio-matteo-fossi-and-bela-bartok-5028421947372.html104030Integrale delle opere per due pianoforti [CD de audio] Matteo Fossi and Bela Bartok<div id="productDescription" class="a-section a-spacing-small"> <!-- show up to 2 reviews by default --><br /><p> <span>Suite per due pianoforti op.4b BB122/Sz115a/W12; Il Mandarino miracoloso BB82/Sz73/W49; Sette Pezzi da Mikrokosmos BB120/Sz108/W59; Sonata per due pianoforti e percussioni BB115 - Per la composizione delle sue opere per due pianoforti Béla Bartók poté contare sulla preziosa collaborazione di sua moglie Ditta Pasztory, una pianista di grande talento con la quale diede parecchi concerti. La celebre Sonata per due pianoforti e percussioni – considerata da molti studiosi uno dei massimi capolavori del grande compositore ungherese – fu scritta espressamente per questo organico, mentre le altre sono trascrizioni di opere orchestrali. Tra di esse meritano di essere citate la Suite op.4, un’opera giovanile dalla ricchissima tavolozza sonora, nella quale Bartók inserì molti elementi delle tradizioni popolari ungheresi e transilvane che raccolse nel corso delle sue lunghe peregrinazioni nel suo paese e nelle nazioni vicine, i Sette Pezzi da Mikrokosmos, concepiti come studi per pianoforte solo, e l’esuberante balletto Il Mandarino miracoloso. Considerato uno dei pianisti migliori dei suoi tempi, Bartók non scrisse mai semplici riduzioni per pianoforte, ma lavori pianistici caratterizzati da una scrittura estremamente curata, da uno stile quanto mai personale e dall’utilizzo di molte innovazioni tecniche che aveva avuto modo di conoscere grazie alle sue attività di compositore e di pianista. Queste opere ci vengono proposte con grande autorevolezza e assoluta padronanza stilistica dal duo pianistico composto da Matteo Fossi e Marco Gaggini. Come bonus, i pianisti italiani eseguono i Tre Pezzi per due pianoforti di György Ligeti, omaggio di un compositore ungherese a uno dei massimi esponenti della tradizione musicale magiara.Marco Gaggini, pianoforte; Federico Poli e Gianni Giangrasso, percussioni</span> </p> </div>https://dvdstorespain.es/603040-home_default/integrale-delle-opere-per-due-pianoforti-cd-de-audio-matteo-fossi-and-bela-bartok.jpg4.9587instockBrilliant Classics4.95874.9587002023-02-23T03:35:01+0100/Inicio/Inicio/Música/Inicio/Nuevos
Suite per due pianoforti op.4b BB122/Sz115a/W12; Il Mandarino miracoloso BB82/Sz73/W49; Sette Pezzi da Mikrokosmos BB120/Sz108/W59; Sonata per due pianoforti e percussioni BB115 - Per la composizione delle sue opere per due pianoforti Béla Bartók poté contare sulla preziosa collaborazione di sua moglie Ditta Pasztory, una pianista di grande talento con la quale diede parecchi concerti. La celebre Sonata per due pianoforti e percussioni – considerata da molti studiosi uno dei massimi capolavori del grande compositore ungherese – fu scritta espressamente per questo organico, mentre le altre sono trascrizioni di opere orchestrali. Tra di esse meritano di essere citate la Suite op.4, un’opera giovanile dalla ricchissima tavolozza sonora, nella quale Bartók inserì molti elementi delle tradizioni popolari ungheresi e transilvane che raccolse nel corso delle sue lunghe peregrinazioni nel suo paese e nelle nazioni vicine, i Sette Pezzi da Mikrokosmos, concepiti come studi per pianoforte solo, e l’esuberante balletto Il Mandarino miracoloso. Considerato uno dei pianisti migliori dei suoi tempi, Bartók non scrisse mai semplici riduzioni per pianoforte, ma lavori pianistici caratterizzati da una scrittura estremamente curata, da uno stile quanto mai personale e dall’utilizzo di molte innovazioni tecniche che aveva avuto modo di conoscere grazie alle sue attività di compositore e di pianista. Queste opere ci vengono proposte con grande autorevolezza e assoluta padronanza stilistica dal duo pianistico composto da Matteo Fossi e Marco Gaggini. Come bonus, i pianisti italiani eseguono i Tre Pezzi per due pianoforti di György Ligeti, omaggio di un compositore ungherese a uno dei massimi esponenti della tradizione musicale magiara.Marco Gaggini, pianoforte; Federico Poli e Gianni Giangrasso, percussioni